martedì 16 aprile 2013



       Ancora una notte

Ancora una notte
a scavare nel mio profondo
a cercare la risposta
che riaccenda la fiammella
della ragione d’esistere
nella dignità della mia anima.
Ancora una notte
imprigionata nella tela della delusione
sulla vetta ansimante della vita,
esumando ricordi perduti
in un lontano passato,
passato, che ha sconvolto i miei confini.
Ancora una notte, a meditare,
nel folle senno dell’immensità
dove i miei occhi si sono persi
nella luce impalpabile di un respiro,
nell’attimo fuggente
nell’assoluta ricerca dell’essenza d’essere,
ciò che non sono
vento che soffia vendicatore inesorabile
nel sentiero degli affanni
tra la leggera e tenue foschia dell’infinito
in una terra estranea
nella realtà inconscia ed insoluta
del mio esistere.
Ancora una notte
persa nell’ambra del tempo
nel ricordo del passato
col riposo dal sonno vigile
attendendo l’alba, al timido risveglio.
♥(Raffaella Frese)Copyright (c)




   Oltre il visibile

La felicità è fatta di vita,
anche se molte volte
è a un passo dalle nostre possibilità,
è a un istante da nostri sogni
ricoperta da piccole nuvole passeggere,
diviene nel cuore, come le api,
appagate nell'aspirare il suo nettare sconosciuto…
diviene come  le farfalle
entusiaste di essere libere in un campo fiorito.
La felicità non è un’invenzione
ma è sentire nel cuore un battito speciale,
 brividi che si rincorrono
nella fiamma dell’eternità della nostra anima…
Essa si completa di cose semplici…
è come un attimo di vento
che accarezza i nostri sensi,
inutile cercarlo, non puoi possederlo,
arriva quando meno te l’ho aspetti!!
La felicità è saper intingere
la penna della vita nell’anima e nel cuore,
per descrivere tutto ciò che si prova
con un fotogramma di emozioni,
guardando davvero quello che c’è oltre il visibile!!
♥(Raffaella Frese)Copyright (c)




Chi ha detto MAI…

Chi ha detto mai,
che non valeva la pena vivere.

Chi non ha mai lacrimato…

tra i giorni bui dell'autunno
per futili convinzioni
che possono essere superate…
ma non per questo dobbiamo rinunciare a vivere,
le orme dell’esistenza formano la nostra eternità
dobbiamo proseguire, percorrere quei binari,
mentre con mano ferma
saldiamo la nostra stabilità
ai pilastri della nostra speranza…
Chi ha detto mai…
che vale la pena morire
senza aver prima combattuto
la guerra contro noi stessi.
Tutto dipende da ciò e in ciò che crediamo,
tutto inizia e termina da noi…
la fiducia che riponiamo in noi stessi,,
ci da la forza per vivere a pieno la vita,
senza rinunce,
senza indugio di affrontare
le nostre paure più profonde…..
Chi ha detto… che la vita non è meravigliosa!!!
♥(Raffaella Frese)Copyright (c)

martedì 6 novembre 2012


Gli occhi della misura

L’ho sempre guardata 
con gli occhi dell’inopportuna
L’ho sempre guardata da lontana
come se fosse un cane rabbioso….
ma è solo la morte
Infondo, è come un barbone
gettato all’angolo della strada
innocua, vestita della nudità della notte
con  pelle sottile di un angelo nero…
…rende solo pace
nel torbido guazzabuglio di amori inadeguati
nell’intrigo della terra
tra i seni sottili della nuda e inutile vita
tra sofferenze e dolore!
Ha occhi nel respiro d’ogni meta
nel safari  di un’africa infuocata
o nel freddo artico
di un’altura irraggiungibile.
E’ onda nel vento
È un respiro di una terra bagnata
contaminata dall’acidità del nostro cammino,
ha come letto le foglie
ondeggianti nel vento
ha come incanto un volo di cigni
mentre si accinge a voltare pagine.
Proprietà intellettuale riservata♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)





mercoledì 31 ottobre 2012


Lascerò i miei occhi socchiusi
mentre sorgerà il nulla nel tutto,
poiché in un sospiro di mio sorriso
attingerò, la fiaba della fiducia…
Lascerò i miei occhi accesi
pronti ed essere
il chiarore del sempre,
nella casa sfiduciata della terra del passato.
Lascerò germogliare dalla cenere
parole che avanzano a fatica
e impalpabile sbiadirò gli anni del nulla
tra i chiarori dei silenziosi tramonti.
Ricomincerò nel flusso degli eventi
la mia nuova giornata che ambisce a vita
che intrisa dal vento del mattino,
riuscirà, tra giochi di luce
a nascondere la mia malinconia.
Lascerò i miei occhi socchiusi,
mentre berrò dalla fonte
di una nuova primavera,
stringendo i ricordi di bambina felice
nella  porpora dell’infinità,
quando una voce timbrava il mio animo
rendendomi sicura, tra i labirinti del mondo.

Poesia Scritta da♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c) 




venerdì 26 ottobre 2012



Al di là dei pensieri

Mi risveglio ogni mattina
oltre i ricordi, nel viver il passato
tra il sentor d’esser oggi,
nel domani che verrà
dispersa tra i sassi indifferenti del rimpianto
nel vibrar minuzioso dell’alba…
Mi risveglio, nel vivere oggi
con ali di carta ai miei piedi
col peso dell’eternità sul mio capo,
rincorrendo il domani ancor più tortuoso
vivendo l’oggi ancor più minuzioso
tra la vita e la morte,
nel varcare la soglia del torrente impetuoso.
Rincorro adesso, il tempo che scorre
nel silenzio tormentato del cuore,
al di là dei pensieri
nell’implacabile ombra della rinuncia.
Troppe, troppe fobie
incalzano silenziose, i miei malinconici sentieri
…implacabili ombre
turbano, spesso confuse
le nostalgiche brume della mia trasparenza.
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)

Al grande uomo che fu   

Mi disse fai tesoro di tutto
e riponilo dove nulla l’assordi
dove luce non batte
nei meandri oscuri dell’essere.
Nei riflessi nodosi delle tue radici.
Mi guardò
e fragile come fieno
alitato dal vento
si chinò
donandomi il suo cuore in frantumi
e fece di un gemito doloroso
un canto armonioso.
Al buio ribelle sorrise
tornando coi ricordi
all’infanzia soppressa,
reciso e disperso
nel cancro della vita, aspetto
e seppe aspettare l’attimo
e nel rosso scarlatto della luce
d’allegrezza scaturì sincero,
e come fenice persa nella distesa
di un’amara sconfitta
chiese al lacero Dio
di veder la luce ed essere redento,
mentre benediva la luna
stringendosi a me.
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)



E lasciai che tutto fosse...

Non so chi sono
sperduta chi sa dove
in un nulla che m’indossa.
Ho visto piangere
ho visto morire!
Ed ora spenta mi trascino sulla riva
dove fu superbia la conseguenza dell’amore
fu malinconia la vita, nell’istante che timbrò i ricordi.
Fra tante parole che ho ascoltato
nessuna ne sentii mia
ceneri al vento inarrestabili alla meta
concimi fredde di un sangue arido.
Non ebbi timore
ma profondo è ancora il mio dolore
fiamma grigia che brucia
in una tristezza senza freno,
dove dai comodi giacigli del silenzio
in un tempo inafferrabile
lasciai la noia,
e nella fiamma del destino
lasciai che tutto fosse
ed in un istante attraversai me stessa.
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)



C’è stato un momento…

C'è stato un momento in cui nella vita
ho affamato le illusioni,
convinta di poterle trasformare in realtà…
C'è stato un momento nella vita
in cui ho sorriso hai miei sogni,
con la speranza che potessero essere realizzati…
C'è stato un momento nella vita
in cui immaginavo e sognavo ad occhi aperti…
C’è stato un momento in cui il silenzio
ha invaso la mia solitudine,
calpestando la malinconica indefinibile felicità.
C’è stata un momento in cui
ero persa nel vuoto di me stessa,
senza sapere che è normale perdersi
per poi ritrovarsi,
ritrovando la ricchezza che tutti
possiamo rendere viva dentro di noi.
Tutto questo è stato importante
per comprendere razionalmente
in un solo memento l’immenso vuoto che mi circonda.
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)


A poetare  tra le mie rime

Cominciai tanto tempo fa
a scrivere in versi il mio canto alla vita.
Camminando per vie tortuose

dipingendo i miei pensieri
tra le rime del mio cuore,
tra le righe della mia quotidianità.
…cominciai cercando di trovare
il giusto di me stessa; tra i ritagli
del vissuto e dell’incompiuto…!
….cominciai nel dare un senso
ad ogni momento!
…cominciai nel guardare oltre
alle apparenze della vita,
a non guardare con gli occhi
tutto quello che mi circonda
ma bensì con il cuore.
Cominciai a scrutare ogni singola emozione,
mettendo ordine,
nello scompiglio della mia malinconia;
ogni mia delusione, ogni mia felicità.
Puoi leggere la mia anima
mentre mi perdo nel poetare tra le mie rime,
in questa mia follia, ma questa sono io
che scrivo i sospiri del mio cuore
che do voce ai miei pensieri
che con la speranza
do materia hai miei sogni
nel destino della mia eternità
che si chiama vita!!!
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)


Cadono”

Cadono! Infreddolite le foglie
da arbusti di lamento.
…spengono le loro gemme, 
di lucente e placida bellezza 
e senza un sospiro, lacrimano, 
mentre giacciono sul tappeto del mondo, 
spezzando un sogno
dove piangerà il ricordo. 
Cadono! Mille promesse. 
Parole dimenticate, nel freddo di quest’inverno 
che bussa adesso alle nostre porte.
Cadono i giorni, 
mentre ragnatele s’intersecano 
nel labirinto d’una sottile brina, 
dove solitario regna il silenzio 
e cumuli di terra; s’intrecciano 
nel crepuscolo della sera...
…… cadono adesso i miei pensieri 
come fragili e delicate foglie d’autunno, 
mentre do lode alla vita e alla libertà eterna. 
Cadono le mie lacrime; adesso, 
mentre m’incammino leggera
per queste vie della città sconosciuta 
dove a cavallo dei sogni m’accingo a cercare il domani, 
tra ritmi stonati
e frammenti d’intimità... Cadono….
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)



Chiedi al mio cuore

Chiedi al mio cuore
del mio domani e del mio destino,
chiedi, s’è c’è una luce che brilla

nella stella della mia essenza!
…chiedi al mio cuore

poiché nel mio volto non vi è luce
solo un velo che appanna la mia tristezza.
Chiedi, s’è nei sogni c’è la sostanza del domani
poiché nel mio cammino non vi è magia

e ne un sostegno per potermi aggrappare.
!! Chiedi al mio cuore

a quel muscolo involontario che mi fa vivere
gettando e pompando amore 
imputridito dal tempo,
in questo destino che divenir fragile mi fa,

tanto da temere il soffio del vento
seduta in quella fossa della mia esistenza.

Chiedi al mio cuore!
Della mia vita,  e della mia anima
che è divenuta polvere
ammassata come un  mucchio di ossa 
perché è finito il tempo in cui ruggivo inesorabile,

ora sono nata e in tal modo comincio a morire!
Chiedi al mio cuore,
della mia fragilità
e del mio ultimo ricordo.
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)



Tu

Tu... Gabbiano
che abbracci l'aria di un miraggio
come un alito di vento..
Dolce, etereo, impalpabile...ingiungibile,
tu… libero nel cielo sovrasti il mio cuore,
tu mare dall'incantevole scogliera
che si chiama serenità!
Nell'universo fluttuante della mia esistenza,
sei Fiamma Eterna che riscaldi dolcemente il mio cuore…
..sei un’onda che travolge la mia anima,
sei un oceano che placa la sete del mio essere,
tu eternità oltre l’orizzonte;
regalami un solo istante,
un piccolo momento di speranza…
Avvolgimi tra le braccia di una serenità infinita...
ho perso, sono caduta e non ritrovo più la mia speranza,
quella che mi trasmetteva tutto,
non riesco a rialzarmi
poiché ho frantumato i miei sogni,
e spazzato via con la mia debolezza le illusione;
e…non mi è rimasto più niente,
solo la metà di me stessa.
♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)


lunedì 22 ottobre 2012


Verso l'aldilà

Ho smesso di correre

tra le praterie del mio Pensiero,
ho smesso di piangere

tra le inquietudini delle mie delusioni,
inferma nei panni della nebbia
ho appassito il sapore del mio ricordo

aspettando la tregua della mia lingua.
Rimpiango già il tempo che verrà
che avanza senza tregua,
e senza gravità
accingendosi gravoso,
al portile nell’ imbarco vero l’aldilà.
L’errante spirito del passato
incombe nell’olfatto di ogni notte
tra le strade dei miei sogni
che non danno tregua al mio sentire
e al mio soffrire…
…ho smesso di correre
sul confuso leggio
nell’altare sconsacrato dalla mia vita,
ho messo le ali e ritorno alla realtà,
e mentre evaporo dal giorno
in balia dell’Eolo
accendo la speranza, in una nuova esistenza.

Poesia scritta da Frese Raffaella



L’eterno giorno tra le vie della rinuncia

Percorro la tua via oltre confine
tra attimi leggeri rubati alla speranza!
Leggera e taciturna,
tra le anime incerte di un domani senza prospettive
sospendo le richieste della tua certezza
con i fossili incerti, di una timida speranza.
Nello spazio indefinito di un pendolo
vorrei, sospendere il domani
per cancellare l’eterno giorno della rinuncia,
tra questa metropoli afosa dei nostri silenzi…
…mentre vorrei…addormentarmi
sulle soglie dell’arcobaleno,
fermare l’infinita attesa
e la fredda corrente della mancanza.
Poiché come pioggia,
ricopre a passi lenti gli scogli del momento,
tra le radure di anime vigili
in attesa che giunga il ricordo dimenticato
dispersi in antichi sogni
tra i meandri dell’essere stato.

scritta da ♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)




Donna io

Ove il sole svolge a ponente
ove la notte s’impregna del vento
una luce s’imperla di una dolce omelia
e sui rami protesi
cadono lievi i sentieri dei miei pensieri,
come fragili foglie d’autunno
mentre nel regno tortuoso del mio Io
nell’accordo perduto dell’attesa
son radice della mia tenebra
della mia illuminazione
della mia alba esiliata laddove
i canti radiosi cadono lievi.
Donna io…
ove la notte racchiude la vita
sul grembo della terra,
ove il vivere è il divenire
nella corrente impetuosa
di un passato che non lascia le redini
facendo spazio al domani.
Donna radice della pena,
donna io…
nata ove è nato il mare
nell’illusione che si contrae all’orizzonte
dove attendo l’amore!
Donna radice della vita
madre e pazienza
speranzosa tra il sentiero dell'eterna attesa.
Donna io…
fiorita ove sbocciò l'amore
ove il mare si confonde col cielo
e le nuvole col paradiso
all'alba di ogni domani.
Donna io, radice della mia pena
nata ove la notte risplende
tra il sentiero nello spazio infinito.

♥(Raffaella Frese)♥Copyright (c)